martedì 28 maggio 2013

Successo per la giornata cereali di Terremerse


Come accade da diversi anni a questa parta, la giornata “Cereali Autunno-Vernini: attività di sperimentazione e novità tecniche”, organizzata da Terremerse, ha ottenuto un grande successo in termini di partecipazione e di consenso da parte dei tanti imprenditori agricoli, clienti, tecnici e fornitori che vi hanno partecipato.
Il giorno 24 maggio, gli oltre 200  presenti nel campo sperimentale di Terremerse, sito all’Azienda Fabri Guarini Dr. Cosimo di Camerlona (RA), hanno seguito con attenzione il programma di visita predisposto dalla Ricerca e Sviluppo della Cooperativa .
Nuove tecniche di concimazione e di difesa contro le malattie fungine, prove sperimentali di confronto varietale di grano duro e tenero sono stati gli argomenti trattati in maniera precisa ed esauriente da Gianfranco Pradolesi, Denis Bartolini, Valerio Bucci, Giovanni Candolo, Gianfranco Donati, Loretta Zanzi.

lunedì 27 maggio 2013

CerealPlus 2.0 con Syngenta e Terremerse


In collaborazione con Syngenta, Terremerse ospita la tappa di Ravenna del loro “CerealPlus 2.0”, in programma il 29 maggio a Camerlona (Campo sperimentale Terremerse – Azienda Fabri Guarini Dr. Cosimo, via Sant’Egidio).
A partire dalle ore 14, accompagnati da esperti agronomi sarà possibile vedere direttamente in campo tutte le novità Syngenta per il mondo della cerealicoltura.

lunedì 20 maggio 2013

Giornata Cereali 2013 a Camerlona



Venerdì 24 maggio alle ore 10 a Camerlona si svolgerà l’edizione 2013 della Giornata Cereali Terremerse: "Cereali Autunno-Vernini: attività di sperimentazione e novità tecniche".

Nel Campo Sperimentale Terremerse presso l’Azienda Fabri Guarini Dr. Cosimo (via Sant’Egidio – Camerlona) il team Ricerca e Sviluppo Terremerse illustrerà le attività sperimentali svolte in merito a: varietà, fertilizzanti, tecniche di concimazione, verifica degli agrofarmaci e delle loro modalità applicative.
Visita dei campi concimazione, difesa e varietali di frumento tenero e duro.

lunedì 13 maggio 2013

Terremerse: il bilancio 2012


Il bilancio 2012 di Terremerse ha dovuto fronteggiare difficoltà straordinarie. Le cause: da un lato gli effetti della crisi finanziaria, che ha fatto impennare i rischi commerciali e i rischi d’insolvenza anche di clienti che in condizioni normali sarebbero stati di assoluta affidabilità; dall’altro versante gli effetti dell’eccezionale siccità, che ha arrecato danni pesanti a tutte le attività di cui si occupa la Cooperativa.
Tuttavia Terremerse ha saputo reagire, mettendo a segno un aumento di fatturato, una riduzione dei costi di struttura e un recupero di marginalità. Il risultato finale: 157 milioni di € di fatturato complessivo, con un sostanziale pareggio, ottenuto non ricorrendo ad alcuna azione surrettizia di bilancio, né all’utilizzo di accantonamenti pur disponibili, ma attestando semplicemente il risultato della gestione caratteristica.

Più in specifico vi è da segnalare il risultato nelle Agroforniture, che accrescono ancora il fatturato raggiungendo i 52 milioni di €, contro i 48 del 2011. Va considerato che i primi mesi del 2012, caratterizzati dal prolungarsi della stagione invernale, hanno segnato il fermo assoluto dell’attività agricola e dei relativi consumi, allo stesso modo ha giocato la siccità estiva. La crescita del fatturato proviene da un mix di vendite nel quale i fertilizzanti, un prodotto povero di valore aggiunto, hanno prodotto l’incremento maggiore, ciò che di per sé comporterebbe una riduzione di marginalità. Vi è poi da considerare che il settore ha assorbito, nel corso dell’anno, costi di rete provenienti da altre filiere e dalla struttura generale di Terremerse. Il fatto che il margine contributivo della filiera cresca ancora in cifra assoluta, dimostra che la crescita del fatturato non è andata a scapito del consolidamento della marginalità, anzi.
Nel settore Cerealproteico la siccità ha compromesso i volumi di prodotto normalmente ritirati dalla Cooperativa, con la perdita di oltre 10.000 ton. sui volumi previsti in base all’andamento delle semine. Il mancato afflusso di prodotto è stato parzialmente recuperato dal prodotto di 250 nuove aziende che tra Ravenna e Ferrara hanno scelto Terremerse per la commercializzazione della loro produzione cerealicola, segno inequivocabile di competitività della Cooperativa nei confronti dei suoi competitors. Oltre alla siccità, si è aggiunta l’emergenza aflatossine sul mais, che ha comportato maggiori costi di analisi e rischi commerciali ingenti, con danni conseguenti anche sul reddito del servizio di essiccazione. Per far fronte a questa emergenza, fin dall’avvio della campagna di raccolta del mais, Terremerse ha deciso di attivare in via precauzionale su tutti i centri di ritiro della Cooperativa il proprio sistema di autocontrollo, confermando la trasparenza del proprio comportamento  nei confronti degli agricoltori consegnatari. Tutta la produzione analizzata è stata divisa fin da subito in lotti con livelli diversi di contaminazione; questo ha premiato la prassi di Terremerse di separare le partite sulla base delle specifiche caratteristiche. Nel complesso, comunque, la Cooperativa ha adottato una politica commerciale che ha accresciuto i volumi in vendita,  utilizzando in pieno le rimanenze del 2011 e sacrificando in parte le rimanenze finali per il 2013. Tutto questo ha consentito di chiudere l’esercizio con un margine contributivo di settore positivo e con liquidazioni ai soci competitive.
Il settore della Lavorazione delle carni ha subito nei primi mesi del 2012 la perdita della lavorazione del macinato di carne bovina, che aveva consentito buoni margini nelle ultime due annate. Poi la siccità ha comportato l’impennata dei costi di alimentazione del bestiame e l’aumento del costo delle materie prime nei mesi dell’estate/autunno. La contestuale difficoltà a scaricare sul mercato di sbocco l’aumento dei costi, ha comportato una flessione nel risultato d’esercizio della filiera. Già dai primi mesi del 2013 è stata messa in atto un’azione di recupero di marginalità e di conquista di nuovi mercati redditivi. Ci si attendono risultati importanti dall’adesione di Terremerse alla rete di promozione dell’export Romagna Coopfood. Anche sul mercato nazionale Terremerse ha messo in atto azioni, con la propria rete di agenti, finalizzate al recupero di spazi di mercato e margini.
Nell’Ortofrutta la siccità ha comportato una contrazione nei volumi consegnati dai soci. Si è realizzato così il risultato in volume più basso degli ultimi anni,  con la conseguente enfatizzazione di costi fissi, che segnano negativamente il risultato d’esercizio della Cooperativa nel comparto. All’inizio del 2012 Terremerse aveva condiviso con i soci la necessità di puntare alla migliore qualità nella produzione in campagna, scegliendo di non sostenere con risorse interne le produzioni non in grado di riscuotere l’apprezzamento del mercato al consumo, ma di concentrare il proprio impegno nella promozione delle componenti della propria offerta più in linea con la domanda di consumo. Ad oggi è in atto la predisposizione di un programma di marketing orientato alla valorizzazione della qualità prodotta in campagna e alla massima freschezza dell’offerta, con il ricorso alle migliori innovazioni nella logistica e la ricerca di nuovi sbocchi commerciali, premianti la qualità e la convenienza prodotta.

I risultati conseguiti fin qui sono stati ottenuti con il contributo determinante della base sociale, del management e dei dipendenti tutti, con quella coesione d’impresa che ha consentito a Terremerse di costruire alleanze e far fronte così anche ai momenti più difficili.
Tutto questo permetterà alla Cooperativa di affrontare le criticità e i rischi commerciali del 2013, apportando le correzioni necessarie a implementare la conquista di nuovi spazi di mercato e l’ottenimento di margini d’esercizio, che consolidino ulteriormente la sostenibilità economico-finanziaria delle nostre attività.

martedì 7 maggio 2013

Protocollo d'intesa fra ISA e ANB – SADA


ISA, la società che vede la partnership di Terremerse con Molino Spadoni S.p.A. e Molino Boschi S.r.l., e ANB - SADA, Associazione Nazionale Bieticoltori, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa che porterà, nel giro di 18-24 mesi, alla costituzione di una società attraverso la quale saranno commercializzati i cereali e i semi oleosi ritirati e acquistati dalle due società.
Fra ISA e ANB-SADA è stato costituito ed è già operativo un organismo di coordinamento commerciale che si occupa della programmazione produttiva e della politica commerciale dei cereali e delle proteoleaginose.
«Italiana Stoccaggi Agricoli (ISA) partecipa con grande interesse – dichiara il Presidente Leonardo Spadoni – all’intesa con ANB-SADA, perché ritiene che possa divenire un’opportunità strategica di sviluppo di un’azione innovativa che investa tutta l’organizzazione del settore. Un’azione che, a nostro parere, deve partire dalla fase della coltivazione, per pianificare lo sviluppo della ricerca e divulgazione dei suoi risultati, passando per l ’adozione delle soluzioni tecnologicamente più avanzate per lo stoccaggio, per arrivare alla migliore integrazione possibile col mercato finale di sbocco.»
«Questo progetto – commenta il presidente di Confagricoltura - ANB, Mario Guidi – si inserisce nell’ambito del piano industriale di ANB approvato nel marzo 2011, confermando gli obiettivi che l’associazione si diede allora, ovvero costruire una business unit focalizzata sulla progettazione e realizzazione di filiere cerealicole e oleaginose, nonché sulla commercializzazione di grano, mais e semi oleosi, capace di fornire al mercato servizi innovativi e adeguati all’evoluzione dei mercati agricoli e agroindustriali.»
Terremerse, come Socio di ISA, ha sostenuto fin dall’inizio il progetto condividendone gli obiettivi, in quanto sono gli stessi che da anni la Cooperativa porta avanti attraverso le proprie politiche e strategie di integrazione e sviluppo, al fine di essere più competitivi valorizzando le produzioni dei Soci per contribuire a migliorare la redditività delle imprese agricole.