martedì 2 luglio 2013

Cereali a paglia Campagna 2012-13


Questa campagna di commercializzazione dei cereali a paglia si può senza alcun dubbio annoverare fra le migliori delle ultime annate. L’aumento dei prezzi di mercato, le nostre politiche commerciali sui mercati di sbocco e il contenimento dei costi che la Cooperativa persegue da diversi anni, hanno consentito di proporre ai nostri Soci prezzi di liquidazione, per i cereali conferiti nella gestione commerciale annuale, di tutto rispetto e competitivi con i maggior competitori del settore. «Ancora una volta Terremerse ha difeso il reddito dei cerealicoltori, migliorando nel contempo il proprio posizionamento di mercato – sottolinea Augusto Verlicchi, direttore del settore cerealproteici.
La campagna di commercializzazione appena conclusa è stata caratterizzata da diversi eventi, alcuni dei quali hanno contribuito a determinare le tendenze dei prezzi sui mercati cerealicoli, sia a livello Nazionale, sia Internazionale. Alla fine di luglio e agli inizi di Agosto 2012 gli allarmi sulla siccità negli Stati Uniti si sono moltiplicati e le prime stime sui danni, fornite dal Dipartimento dell’Agricoltura Statunitense, hanno contribuito a spingere al rialzo i prezzi di tutti dei cereali. Va ricordato che il raccolto del mais negli USA era stimato al di sotto di 330 milioni di tonnellate, 45 in meno rispetto alle precedenti previsioni, spingendo il Segretario di Stato all’agricoltura a dichiarare lo stato di calamità naturale in oltre 26 stati. In un mese, il prezzo del mais è aumentato del 42%, quello del frumento del 34% e del 17% quello della soia. In ottobre, poi, al termine della campagna di raccolta nell’Unione Europea, che ha visto penalizzare la resa produttiva causa la siccità, il Governo Ucraino ha annunciato l’intenzione di limitare a 19,4 milioni di tonnellate le esportazioni complessive dei cereali per l’intera campagna di commercializzazione 2012-13.
«Di tutto questo se ne sono avvantaggiati i principali mercati, compreso il nostro, che, nonostante fosse partito in ribasso, ha registrato come gli altri mercati quotazioni di prezzo in aumento fino alla fine del 2012 – spiega Verlicchi - Dal punto di vista commerciale, i prezzi dei cereali sono stati decisamente migliori rispetto alla campagna commerciale precedente, incrementando in generale la redditività della coltura e compensando, in alcuni areali, la minor resa produttiva. Ritengo di poter affermare, senza smentita, che per quanto riguarda il frumento tenero e duro la campagna appena trascorsa è stata per i cerealicoltori una buona campagna, ce n’era bisogno! Per quanto riguarda i quantitativi ritirati, Terremerse, pur in un’annata particolare caratterizzata dalle bassissime rese produttive del mais, sorgo, soia e girasole, ha ritirato ben 111.763 tonnellate di cereali».
Questo anche grazie al fatto che nel 2012 alle 170 aziende nuove Socie del 2011, se ne sono aggiunte altre 251, portando il numero complessivo dei nostri conferenti cerealicoltori a 1.538. Rispetto alla precedente campagna, abbiamo registrato un forte aumento dei quantitativi dei cereali a paglia + 40% ma, causa la siccità, una forte riduzione dei cereali primaverili, il cui quantitativo è risultato inferiore del 53%. Questi dati crediamo parlino da soli e siamo convinti confermino la bontà delle nostre strategie e la serietà che abbiamo sempre tenuto nei confronti di tutti i produttori che continuano a darci fiducia attraverso il conferimento delle loro produzioni.
Il Comitato Cereali di Terremerse, nel corso della sua ultima riunione, approvando i prezzi di liquidazione dei cereali a paglia, ha espresso un giudizio più che positivo in considerazione delle quantità da liquidare e ha confermato ancora una volta la validità di questa formula commerciale, quale strumento ottimale per la miglior valorizzazione del prodotto sul mercato di sbocco.
Difendere la qualità prodotta nei campi recuperando i costi di produzione sostenuti dai cerealicoltori in un anno di lavoro, è per Terremerse un impegno che inizia dalla pianificazione alla puntuale assistenza tecnica-agronomica, che assicuriamo sempre con i nostri consulenti presenti sui territori, per proseguire con la gestione del ritiro e lo stoccaggio, e terminare con la fase della commercializzazione. I risultati raggiunti dalla Cooperativa a difesa del reddito dei produttori e la crescente fiducia delle nuove aziende ci inducono a continuare sulla strada intrapresa.
Il nostro impegno primario rimane quello di conservare e valorizzare al meglio le produzioni conferite per migliorare il reddito delle imprese agricole.