lunedì 10 dicembre 2012

Incontri sull’Agricoltura di precisione


Terremerse organizza un doppio incontro per parlare di agricoltura di precisione: Venerdì 14 dicembre alle ore 17 a Filo (Sala Casa del Popolo, Via VIII Settembre ’44) e Lunedì 17 dicembre ore 17 a Burana (Sala Conferenze Corte Zanluca, via Virgiliana, 305).

Apre l’incontro Alberto Montagn,  Responsabile Agricoltura di Precisione Agricultural Support (partner Terremerse) che parlerà di: Agricoltura di precisione: metodi e strumenti per un uso corretto dei fattori di produzione aziendali; gestione dell’irrigazione, metodi e strumenti per ottimizzare l’uso dell’acqua. Seguirà l’intervento di Andrea Morelli, Responsabile Settore Impiantistica, Irrigazione e Drenaggio  Terremerse: l’irrigazione a goccia, una tecnica in continua espansione, utilizzo su orticole e risultati dell’impiego della manichetta su mais nella stagione 2012.

martedì 30 ottobre 2012

Primo bilancio dell’annata agraria


L’annata agraria che si va chiudendo sarà da ricordare soprattutto perché dà il segno dell’incidenza cha ha raggiunto la questione dei cambiamenti climatici sui risultati di produzione mondiali e sulla dinamica dei prezzi.
Nel nostro Paese la chiusura dei raccolti dei cereali a paglia è avvenuta all’insegna della normalità (un po’ altalenanti le rese in provincia di Ravenna, con risultati differenziati a seconda dei terreni e delle precessioni agronomiche adottate, decisamente scarse le rese in provincia di Ferrara), con buoni risultati quantitativi e qualitativi e con un considerevole recupero di prezzo, spinto dalle notizie di forti perdite di produzione nei granai dell'Europa dell’Est (Ucraina, Russia) e dalle previsioni sul crollo dei risultati di produzione dei cereali autunnali (mais, sorgo, soia) negli USA. A oggi, in piena campagna di raccolta del mais, i dati di produzione sono i peggiori delle ultime annate. Parliamo di perdite di rese dell’ordine del 60%, in linea con le notizie che vengono dall’area del Corn Belt negli USA. Le stesse valutazioni valgono per la soia e per il sorgo: i prezzi in forte rialzo non potranno compensare una decurtazioni delle rese così marcata. Oltretutto alle minori rese va aggiunto l’insorgere, a livello mondiale, di problemi di sanità che decurterà ulteriormente il valore della produzione e aumenterà significativamente i costi per i controlli e i rischi commerciali per gli stoccatori!
I danni da siccità sono stati pesanti anche per altre colture annuali, come il pomodoro da industria, che in vaste aree del Sud non ha potuto arrivare a raccolta.
Cali significativi di pezzatura dei frutti e conseguentemente di rese per ettaro, si sono riscontrati nelle pesche e nelle nettarine e si annunciano anche per le produzioni invernali di mele, pere e kiwi. I valori di vendita dei calibri di qualità si sono comunque dimostrati superiori allo scorso anno. Vista la lunga stagione siccitosa, però, la percentuale di tali calibri è risultata inferiore, nonostante l’ottimo lavoro attuato dai tecnici per la valorizzazione delle produzioni. Risultato: una PLV per ettaro sicuramente superiore rispetto al 2011, ma non pienamente corrispondente alle aspettative dell’impresa agricola.
Infine, nel comparto delle carni è facile prevedere l’effetto dell’impennata dei costi di alimentazione, stante la difficoltà, in fase di recessione economica, a recuperare sui prezzi finali di vendita al consumo. «L’incidenza del fattore clima sui risultati di produzione di beni alimentari di primaria necessità la dice lunga sulla forbice che si è generata tra gli orientamenti di politica agricola della UE e l’andamento dei mercati – spiega Gilberto Minguzzi, Amministratore Delegato Terremerse – Mentre la Ue si balocca, in sede di riforma della PAC, sul greening e sulla sottrazione di terreno fertile dalla coltivazione, il mondo sta drammaticamente chiamando in causa l’attualità del carattere strategico della produzione alimentare. Già nel 2008 la crisi alimentare aveva contribuito ad attivare la primavera araba e a rivoluzionare assetti delicatissimi sul piano geopolitico. Dieci anni fa la UE preparandosi ai negoziati WTO si è data una politica di auto contenimento, tagliando gli aiuti diretti alla produzione e facendo sparire intere filiere, come quella bieticolo-saccarifera e non solo quella».
Prosegue Minguzzi: «L’attuale struttura della PAC, pesante per i costi che sostiene per finanziare i pagamenti diretti all’ettaro e altrettanto pesante nell'articolazione burocratica, ha effetti meno che marginali sulla sostenibilità economica della produzione agroalimentare: insomma l’impegno di bilancio è inversamente proporzionale all’efficacia! Sarebbe ora che la Ue ripensasse i limiti della propria visione dello sviluppo agroalimentare possibile. Le potenzialità di sviluppo futuro dovranno arrestarsi in corrispondenza delle strozzature del mercato Europeo, che registra una domanda in contrazione, sia per effetto della riduzione del potere d’acquisto, sia per effetto dell’invecchiamento della popolazione e del mutare delle diete, anche in corrispondenza dei mutamenti della composizione etnica della stessa? Oppure sarà opportuno tararsi sull’espansione della domanda mondiale, accrescendo la capacità competitiva del sistema, in ragione di una nuova capacità di coniugare qualità, distintività, origine territoriale, con organizzazione, così da aggredire target commerciali differenziati e nuovi mercati, anche lontani».
Conclude l’AD di Terremerse: «La padronanza di singoli asset competitivi, vincenti sui mercati di prossimità, non ha alcuna possibilità di affermazione sul mercato globale, se non si giunge alla declinazione congiunta di qualità, organizzazione, dimensione d’impresa o di rete. Urge correggere la rotta, assumere una strategia proattiva in direzione della prevenzione di crisi alimentari globali, mettendo al servizio delle esigenze alimentari della popolazione mondiale, nonché della stabilizzazione dei redditi agricoli nella UE, la capacità produttiva europea e il know how delle nostre agricolture avanzate».

lunedì 8 ottobre 2012

L’importanza del grano nella filiera agroalimentare


Riportiamo l’articolo di Augusto Verlicchi, Direttore Cerealproteici Terremerse, pubblicato in apertura dello “Speciale Cereali 2012-2013”.

La coltivazione del grano rappresenta la coltura più importante in tutto il mondo, in quanto è alla base dell’alimentazione umana.
Ci sono paesi in cui il 60% delle calorie della dieta giornaliera sono fornite direttamente dal grano, contro una media nel mondo del 20%. Questo ci fa capire la sua importanza nella dieta umana e come sia una risorsa strategica per molti Paesi. È coltivato in poco più di 200 mln di ettari, e si producono da 600 a 630 mln di tonnellate annue. Nei Paesi industrializzati il grano è la coltura più importante, mentre nei Paesi in via di sviluppo, al cui interno rientra la popolazione asiatica, è secondo dopo il riso. È pertanto prevedibile che il grano insieme a riso e mais, così rilevanti nella dieta di molte popolazioni, non caleranno nel tempo ma anzi, con l’aumento demografico, incrementeranno le loro superfici.
Autorevoli fonti a livello mondiale stimano che nel 2030 il mondo avrà bisogno di produrre il 40% in più di grano e di raggiungere una produzione vicina ai 900 mln di tonnellate.
Storicamente la disponibilità di grano è sempre stata abbondante, ma dagli anni 90 assistiamo a una riduzione costante delle riserve mondiali dovuta ad un consumo che oggi è quasi prossimo ai quantitativi prodotti annualmente.
Il grano è la coltura più commercializzata nel mondo e questo lo rende anche coltura di soccorso, per eccellenza, grazie alla sua facile trasportabilità e stoccaggio. Questi fattori permettono che questa commodities sia sempre più strategica e non ci sorprende che il suo prezzo sia aumentato velocemente negli ultimi anni. Quest’anno le quotazioni di partenza risultano essere interessanti, complice anche la siccità che ha colpito molti Paesi produttori di cereali, in particolare gli USA, la coltura del mais, e il trend che si prevede è quello di un ulteriore incremento del suo prezzo. Un trend che, se si avvererà, sarà certamente positivo per i nostri produttori agricoli in quanto le rese unitarie (anche se non in tutte le zone) sono state discrete, ma che può creare tensioni ai Paesi importatori. Occorre pertanto trovare il giusto equilibrio fra domanda e offerta che consenta al produttore una remunerazione del proprio lavoro e il recupero dei costi. Uno degli elementi di questo equilibrio è certamente la resa produttiva che va ricercata attraverso l’innovazione varietale e la tecnica agronomica. Certo non è facile in quanto, spesso, dobbiamo fare i conti con ostacoli non prevedibili quali gli andamenti climatici avversi (siccità quest’anno, andamenti stagionali molto piovosi due anni fa). Per far fronte a ciò, è necessario che la ricerca usi tutte le risorse a disposizione per cercare di mantenere elevato il potenziale produttivo delle colture e stabile in tutte le condizioni sub-ottimali; inoltre deve esse in grado di proteggere le potenzialità produttive dalle malattie.
Noi pensiamo quindi che per mantenere nel settore agroalimentare questa filiera a livello competitivo, occorra che il sistema governativo investa sempre più in una ricerca finalizzata che consenta una ricaduta positiva sia a livello economico sia sociale, senza mai dimenticare che le produzioni devono essere remunerative per chi le coltiva; qualsiasi agricoltore, infatti, in qualsiasi parte del mondo si trovi, deve poter contare sulla redditività della propria attività.
Inoltre, non dobbiamo mai dimenticare che il nostro Paese è fortemente importatore di grano tenero e investire nella ricerca in questo senso può permettere di migliorare la nostra bilancia dei pagamenti e di rassicurare il consumatore sull’origine della materia prima.

Uno sguardo a medio termine sulla politica Comunitaria

Dal 2005 ad oggi le due riforme della Pac hanno segnato una svolta nella gestione dei mercati da parte della UE. È noto a tutti, infatti, che le vecchie misure di mercato sono state sostituite da politiche di sostegno al reddito. Anche la proposta della Commissione per la nuova Pac post 2013 continua su questa strada, proponendo misure per un ulteriore indebolimento degli interventi di mercato. Tutto questo in un panorama che ha visto, in particolare negli ultimi 5 anni, una fortissima volatilità dei prezzi e la diminuzione del potere negoziale dei singoli agricoltori. La Commissione nel formulare le nuove proposte ha tenuto conto che ci sarà un aumento della domanda mondiale di cereali, ma che i mercati saranno sempre più caratterizzati da un elevato grado di incertezza e di volatilità. Per questo ha proposto una strategia tesa a migliorare il funzionamento delle filiere attraverso i seguenti strumenti:
1. le O.P. e le A.O.P, le quali hanno il compito di programmare la produzione, adattare la domanda, concentrare l’offerta per una migliore commercializzazione e per ottimizzare i costi di produzione;
2. le O.I. che sono le Organizzazioni Interprofessionali, con il compito di migliorare la conoscenza e la trasparenza del mercato, migliorare il coordinamento nell’immissione sul mercato dei prodotti, migliorare l’orientamento della produzione alle esigenze del mercato e dei consumatori;
3. i contratti che l’autorità pubblica può rendere anche obbligatori, questi accordi contrattuali devono essere
scritti e negoziati dalle O.P.;
4. strumenti di gestione del Rischio, in particolare la costituzione di fondi mutualistici;
5. trasparenza del mercato, compito questo demandato alle O.I.

L’impegno di Terremerse

Ci fa piacere trovare anche nella politica della UE, la conferma che la strada intrapresa da anni da Terremerse è giusta. In particolare, la programmazione della produzione, la concentrazione dell’offerta, l’ottimizzazione dei costi sono stati da sempre i nostri obiettivi, portati avanti sia dalla Cooperativa sia attraverso l’O.P.. L’impegno di Terremerse nel settore cerealicolo, e più in specifico dei cereali a paglia, è finalizzato alla conferma di quegli elementi chiave che stanno alla base della nostra cerealicoltura e che si possono riassumere per il produttore nella adozione delle buone pratiche agronomiche:
1. l’avvicendamento colturale, è un elemento importante e strategico per una cerealicoltura di qualità;
2. le scelte varietali adeguate agli areali produttivi, la fertilizzazione mirata e la difesa delle colture completano gli elementi chiave per lo sviluppo della moderna cerealicoltura.
Le indicazioni che Terremerse fornisce attraverso la propria Rete Tecnica e i diversi strumenti di divulgazione sono il frutto di continui interventi di ricerca e sperimentazione condotti nei diversi areali dalla nostra Cooperativa. Le caratteristiche intrinseche derivate dalle adeguate tecniche produttive permettono, senza ombra di dubbio, di affrontare i mercati di sbocco nelle migliori condizioni e uscirne vincenti con altre produzioni locali e internazionali che spesso presentano disformità nelle caratteristiche merceologiche. Compito di Terremerse è quello di salvaguardare e valorizzare la qualità prodotta in campagna; in tal senso, i contratti di valorizzazione (prossimamente verrà pubblicata una news su questo nostro sito) che anche quest’anno proporremo trovano la loro massima efficienza se abbinati a una gestione commerciale del prodotto fluida e disponibile per il mercato durante tutto l’arco della campagna di commercializzazione. Per la realizzazione di politiche commerciali di valorizzazione del prodotto sui mercati di sbocco, è importante operare con elevati quantitativi e costanti nel tempo in quanto le industrie obbediscono a delle logiche di economia industriale che si basano sulla fornitura costante e omogenea per tutto il periodo di lavorazione.
Terremerse è anche per questo Socia dell’O.P. Cereali. L’O.P. è nata per salvaguardare gli interessi dei produttori attraverso la concentrazione dei volumi, la pianificazione delle produzioni in funzione dei mercati di sbocco e lo sviluppo di rapporti di partnership fra produzione e mercato, teso ad accrescere la catena del valore e garantire più reddito alle imprese.


lunedì 1 ottobre 2012

Sempre più verso un'irrigazione di precisione


Nella pianificazione ed esecuzione degli interventi irrigui oggi alle azienda agricole è chiesta una sempre maggiore attenzione sia nell'ottica di un uso razionale della risorsa idrica sia dell'abbattimento dei costi di esercizio. È ormai risaputo che per un'irrigazione efficace è necessario impiegare attrezzature ad alto rendimento irriguo e conoscere il consumo idrico delle colture.
Con l'obiettivo di individuare le tecniche e le attrezzature che permettano un corretto utilizzo dei volumi di irrigazione, proprio in questi mesi Terremerse, all'azienda Monzardo di Codigoro, sta verificando l'impiego combinato di attrezzature per l'irrigazione quali Pivot e strumenti per il monitoraggio dell'umidità del suolo. L'azienda Monzardo utilizza da anni, per l'irrigazione di parte dei terreni aziendali, sistemi Lateral Move della ditta Marchetti di Este (Pd), con la quale Terremerse ha stretto una collaborazione per la fornitura alla sua clientela di sistemi Pivot e Laterali.
Nello specifico l'osservazione sta avvenendo su una sessantina di ettari coltivati a mais - in uno dei blocchi dell'azienda delle dimensioni di circa 150 ettari - che si sviluppa lungo la strada denominata Località per le Venezie nel comune di Codigoro, irrigati quasi interamente con un sistema laterale pivotante con pesca da canale delle dimensioni di 496 mt con l'impiego di strumentazione per il monitoraggio dell'umidità del suolo.
L'alta efficienza irrigua per tale sistema d'irrigazione è da imputare principalmente alla natura degli aspersori e al loro posizionamento rispetto all'altezza della coltura. La tipologia d'irrigatori presenti formano una goccia di dimensioni tali da minimizzare l'effetto della vaporizzazione e aumentare l'uniformità di distribuzione. Le calate avvicinano l'irrigatore al terreno e alla coltura diminuendo l'effetto di deriva del vento.
La combinazione di tecnica costruttiva degli irrigatori e il loro posizionamento sulla macchina, avvicinano il rendimento irriguo degli impianti Pivot e Lateral Move di poco superiore al 90%. Ciò significa che meno di 10 litri su 100 possono essere persi durante un'irrigazione, a confronto di 30 o 40 litri rispetto ad altri sistemi di irrigazione ad aspersione.
Per la gestione degli interventi irrigui è stata collocata una centralina per il monitoraggio dell'umidità del suolo fornita dalla ditta Agricultural Support, partner di Terremerse, fornitrice di attrezzature e servizi per l'Agricoltura di Precisione. Tale centralina è stata collocata all'interno dei 60 ettari a mais per monitorare l'umidità del terreno a due diverse profondità con l'impiego di altrettanti sensori posti a -20 cm e -30 cm rispetto il livello del terreno. I dati registrati dalla centralina sono inviati con apposito modem dati a un server che ne permette la visualizzazione da qualsiasi pc dotato di connessione a internet. Da circa metà maggio sono iniziati gli interventi irrigui eseguiti tenendo conto dei parametri idrologici del terreno (capacità di campo e punto di appassimento) in relazione ai dati d'umidità letti dai sensori.
Gli obiettivi che Terremerse si prefigge dall'osservazione dell'utilizzo delle attrezzature descritte, è quello di valutare la produzione a fine stagione del mais in riferimento alla media della zona fatte le dovute considerazioni. Sullo stesso impianto d'irrigazione su una parcella di 20 ettari, dei 60 a mais irriguo, l'azienda Monzardo si è resa disponibile nel praticare la fertirrigazione iniettando concimi liquidi all'interno del sistema Lateral Move durante le irrigazioni. Sulla base di un'analisi dei livelli degli elementi nutritivi presenti nel terreno, i tecnici di Terremerse hanno provveduto a elaborare un piano di concimazione usando concimi adatti all'impiego in fertirrigazione.
Terremerse ha poi provveduto a fornire l'attrezzatura idonea all'iniezione dei concimi che è costituita da una cisterna da 1 mc per contenere l'iniettato, da una pompa di iniezione e da un motore che tiene in movimento delle pale che coadiuvano la miscelazione. Nel caso della parcella concimata con fertirrigazione, la valutazione di eventuali diverse rese sarà valutabile dello stesso appezzamento, visto che solo su 20 dei 60 ha sono stati usati concimi disciolti nell'acqua d'irrigazione. All'interno dell'appezzamento dell'azienda Monzardo la produzione di mais sarà dapprima registrata con i più recenti sistemi di analisi delle produzioni montati sulla macchina della trebbiatura e poi analizzata ed elaborata da Agricultural Support per produrre una mappa di produzione aziendale, ovvero una planimetria degli appezzamenti a mais nella quale si evidenziano le qualità delle produzioni e le aree dove si sono manifestate. La mappa di produzione è uno strumento indispensabile per generare la mappa di prescrizione, cioè una planimetria nella quale si evidenziano eventuali differenze nell'adozione degli interventi agronomici, in particolar modo quelli di concimazione, per la successiva annata agraria.

martedì 11 settembre 2012

Speciale cereali autunno-vernini 2012-2013


E’ già online su sul sito di Terremerse lo Speciale cereali autunno-vernini 2012-2013, presto disponibile anche in versione cartacea.

In uno scenario di mercato sempre più mutevole e alla luce dei risultati produttivi non brillanti della campagna che si è appena conclusa, dovuta essenzialmente ad un andamento stagionale problematico in particolari zone geografiche della nostra Regione - dove l’imprevedibilità dei fattori climatici è stata determinata per i risultati quantitativi delle produzioni cerealicole - l’impegno di Terremerse nel settore è finalizzato alla conferma di quegli elementi chiave che stanno alla base della nostra cerealicoltura.
Pertanto, lo“ Speciale Cereali”, così come avvenuto negli altri anni, è uno strumento d’informazione aggiornato, capace di riassumere in una logica di filiera tutte le indicazioni relative all’innovazione, alle tecniche colturali, alle scelte varietali, ai sistemi di difesa e di nutrizione, alle esigenze del mercato di sbocco e dei consumatori, che rappresentano il primo riferimento del nostro lavoro.

mercoledì 22 agosto 2012

Considerazioni sull’annata dei cereali autunno vernini


Con la conclusione della trebbiatura dei cereali autunno vernini è già possibile trarre le prime considerazioni dell’annata produttiva. Considerazioni che confermano la discontinuità di ogni campagna rispetto a quelle precedenti, sia in termini produttivi sia di mercato.
«Nonostante le maggiori superfici investite a cereali a livello mondiale, l'annata è fortemente caratterizzata dagli effetti climatologici negativi che ormai da mesi colpiscono le colture un po’ in tutti i Paesi – sottolinea Augusto Verlicchi,  Direttore Cerealproteici di Terremerse -. Per questo, ogni giorno assistiamo al ribasso delle stime delle produzioni cerealicole. Se, una volta terminata la raccolta in tutti i paesi, questa tendenza venisse confermata dai dati finali, i rischi di una campagna incandescente come quella del 2008 ci sarebbero tutti. Già adesso tale incertezza sulla produzione cerealicola ha un forte effetto sui mercati, in particolare le previsioni al ribasso della produzione di mais negli Stati Uniti, principale paese produttore a livello mondiale, tengono sostenuto il prezzo di questo cereale influendo positivamente anche sul prezzo del grano. I buoni prezzi di partenza fanno ben sperare per il proseguo della campagna di commercializzazione».
Un’incognita che potrebbe ulteriormente influenzare il mercato cerealicolo, riguarda la produzione e l'export cerealicolo di Russia, Ucraina e più in generale dei Paesi che si affacciano sul Mar Nero.
«Per quanto ci riguarda, le superfici investite a cereali, e nello specifico a frumento, sono state superiori all'anno precedente: i dati Istat indicano per il frumento tenero una crescita delle superfici del 16,8% rispetto al 2011, portando la superficie nazionale a 620 mila ettari – prosegue Verlicchi - In Emilia Romagna tale incremento è valutato del 25%. Anche per quanto riguarda il frumento duro, le superfici mostrano un incremento del 13,5%, portandosi a 1,36 milioni di ettari, in aumento di circa 160.000 ettari sul precedente anno. Anche nella nostra regione l’incremento di superficie è
valutato nell’ordine del 15%».
Sulla produzione di frumento tenero e duro il principale fattore che in alcuni areali ha influito sulle rese finali, è stato la scarsa precipitazione piovosa registrata nell’intero periodo. Nella nostra regione e in particolare nell’area ferrarese le nevicate di fine gennaio/febbraio sono risultate di lieve entità e di ridotto beneficio in quanto disperse dai forti venti; inoltre, l’andamento stagionale primaverile è stato caratterizzato da temperature miti, con scarse precipitazioni che non hanno favorito il completo riempimento delle cariossidi. Nell’areale ravennate, che ha beneficiato delle maggiori precipitazioni nevose e più persistenti sul terreno, il risultato produttivo è stato più che soddisfacente. Dal punto di vista qualitativo e sanitario, in entrambi gli areali i risultati sono stati buoni.
Conclude Verlicchi: «Da una prima elaborazione dei dati rilevati nei nostri magazzini, vanno segnalati gli elevati pesi specifici e i buoni livelli di tenore proteico raggiunti in media, sia dal frumento duro e sia dal tenero. Per quanto riguarda il frumento duro la media è di 83,6% di peso specifico e 14,55% di proteine nell’area ferrarese, 82% di peso specifico e 14,08% di proteine nell’area di Ravenna. Anche per il frumento tenero sono da segnalare i medesimi buoni risultati: 84% di peso specifico e 13,90% di proteine nell’area ferrarese, 82,80% di peso specifico e 13% di proteine nell’area ravennate. Da un punto di vista sanitario, le ridotte precipitazioni in maggio insieme ai trattamenti fungicidi eseguiti puntualmente alla spigatura non hanno favorito la Fusariosi della spiga. In termini quantitativi, Terremerse quest’anno ha ritirato oltre 70.000 tonnellate tra frumento tenero e duro. Questo risultato molto positivo è stato raggiunto non solo con l’aumento delle superfici investite a cereali a paglia, ma anche grazie al numero di aziende che confermando e rinnovando la loro fiducia, hanno scelto la nostra struttura. Nonostante la forte disomogeneità produttiva negli areali in cui la nostra Cooperativa opera, questo ci ha permesso d’incrementare i quantitativi ritirati di circa il 32% rispetto allo scorso anno. In sintesi, anche questa campagna pone una forte discontinuità produttiva legata agli aspetti climatici e ci dimostra come occorre un serio impegno di tutto il mondo produttivo, della ricerca scientifica e delle istituzioni, affinché si possa investire su una ricerca varietale e agronomica che ci permetta di mantenere una produzione qualiquantitativa remunerativa per il cerealicoltore e importante per la nostra economia».

mercoledì 1 agosto 2012

Terremerse al talk show “Grano Italia”


Terremerse partecipa al talk show di Agrilinea, realizzato in collaborazione con ISA-Italiana Stoccaggi Agricoli, dal titolo “GRANO ITALIA. Linee guida dal campo alla trasformazione e opportunità di mercato”. L’appuntamento è in programma martedì 7 agosto alle ore 21 al Molino Boschi  di Villanova di Ravenna (via Villanova, 58).

In base all’andamento dei mercati degli ultimi anni, il talk show cercherà di suggerire agli agricoltori indicazioni sulla programmazione cerealicola fornendo sicurezza all’industria di trasformazione. Tra gli argomenti affrontati: il mercato dei cereali, il monitoraggio delle produzioni nazionali, la riforma della Pac e le politiche di settore, i percorsi per l’innovazione varietale nella granicoltura nazionale e opportunità di collaborazione tra pubblico e privato.

All’incontro, condotto da Sauro Angelini, parteciperanno esponenti della filiera cerealicola, tra cui ricercatori, rappresentanti dell’industria molitoria, stoccatori, agricoltori.

Il talk show è sponsorizzato da ISA (società nata da un progetto comune fra Molino Boschi, Molino Spadoni e Terremerse, per offrire nuove e innovative modalità di conferimento e di stoccaggio in moderni silo bags), Conase-Consorzio Nazionale Sementi, New Holland, Syngenta Crop Protection, Cooperativa Agricola Villanova, Terratech e vede la collaborazione scientifica del CRA-Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura.

La serata sarà trasmessa in diretta televisiva su NuovaRete (canale 110 del digitale terrestre dell'Emilia Romagna) e in streaming online su www.agrilinea.tv  e in seguito pubblicata sul circuito satellitare di Agrilinea: Decoder Sky-Canale 835 e Decoder TivuSat-Canale 36 (tutti i giorni, ore 12.30 e 18.30).

lunedì 30 luglio 2012

Incontro: l’irrigazione di precisione


Venerdì 27 luglio all’Azienda Monzardo di Codigoro si è svolto l’interessante incontro dal titolo “L’irrigazione di precisione per un’agricoltura moderna”. Alla presenza di numerosi titolari e rappresentanti di importanti aziende, si sono susseguiti gli interventi di: Andrea Morelli, responsabile del settore impiantistica, irrigazione e drenaggio di Terremerse; Bruno Viale, tecnico specializzato di Marchetti Macchine Agricole; Alberto Montagna, responsabile agricoltura di precisione di Agricultural Support (partner di Terremerse).
Nel corso dell’incontro si sono approfonditi diversi argomenti: tecniche e attrezzature per il risparmio idrico e l’agricoltura di precisione su mais, irrigazione ad alta efficienza con sistemi a Pivot e Lateral move, monitoraggio dell’umidità del terreno per la gestione dell’irrigazione, fertirrigazione applicata ai sistemi Pivot e Lateral moce, mappatura delle produzioni e mappe di prescrizione.

venerdì 20 luglio 2012

Concluso il progetto di filiera del settore cerealicolo


Nel mese di Giugno si è di fatto concluso il Progetto di Filiera del Settore Cerealicolo “Innovazioni di processo nella filiera cerealicola della Cooperativa Terremerse”, che Terremerse presentò nel mese di Novembre 2010 alla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del PSR 2007-2013.
Il progetto, che ha visto protagonisti, oltre a Terremerse anche 35 Soci della Cooperativa, 15 Produttori agricoli come beneficiari diretti e 20 produttori come beneficiari indiretti, ha permesso la realizzazione di diversi investimenti.
Per quanto concerne le aziende agricole, tramite i progetti sulla Misura 121 sono stati realizzati investimenti finalizzati: all’acquisto di nuove attrezzature per la lavorazione del terreno, l’irrigazione, la difesa e la distribuzione dei fertilizzanti;  all’acquisto di trattori specializzati.
Tali investimenti, oltre che assicurare l’aumento qualitativo e quantitativo della produzione, hanno portato a una riduzione dei consumi di mezzi tecnici e quindi d'impatto sull’ambiente, in un’ottica di razionalizzazione dei costi oltre che a migliorare le condizioni di lavoro per gli operatoriagricoli.
Per quanto concerne gli investimenti che Terremerse ha realizzato mediante il progetto sulla Misura 123, sono stati finalizzati all’ampliamento della capacita di stoccaggio di due centri di ritiro, con l’adozione del sistema innovativo di stoccaggio dei Silo Bags. Il primo Centro è a San Giovanni di Ostellato (FE), il secondo a Massafiscaglia (FE).
Per quanto riguarda la Misura 124, il progetto che ha visto coinvolte l’Università di Ferrara, l’Università di Bologna, ASTRA innovazione e Sviluppo e un Molino, ha realizzato azioni che permettevano di:
• sviluppare innovazioni di processo con percorsi agronomici ottimizzati, finalizzati al miglioramento qualitativo e quantitativo della produzione di frumento duro e tenero;
• analizzare in fase precompetitiva, un sistema di analisi e pulizia dei cereali prima dello stoccaggio attraverso nuove tecnologie finalizzate alla tutela della sanità e salubrità delle produzioni cerealicole;
• predisporre prototipi di contratti alternativi di determinazione del prezzo dei cereali, per la definizione di modelli di pricing.

mercoledì 13 giugno 2012

E' uscito il nuovo numero della Rivista Terremerse


E' appena uscito il numero 3 (maggio-giugno) della Rivista "Terremerse territori e mercati in rete". Come di consueto molti e interessanti gli argomenti trattati. Di seguito il sommario.

Editoriale
Positivo il bilancio 2011 di Terremerse
Notizie dalla cooperativa
Terremerse: sicurezza e salute nei luoghi di lavoro
Concluso il progetto di filiera del settore cerealicolo
Terremerse a sostegno dei terremotati emiliani
Previsioni sulle produzioni peschicole
"Programma fedeltà" per i soci Terremerse
Filiere
Cereali a paglia: campagna 2011/2012
Liquidazione cereali a paglia campagna 2011/2012
Elenco magazzini conferim. cereali 2012/13 - frumento e orzo
Microirrigazione: uso corretto degli impianti
Successo per la giornata cereali di Terremerse
Appunti digitali 
Twitter: un social network d’informazione
Consigli tecnici
Indicazioni fitosanitarie e agronomiche
Controllo delle Infestanti
Cucina
Filettino di maiale all’alloro con salsa al sangiovese e sorbetto al limone
Orti e giardini 
Pomodoro: nell’orto non può mai mancare

giovedì 7 giugno 2012

Assemblee di liquidazione filiera cerealicola


Nel mese di giugno sono convocate le Assemblee territoriali di liquidazione dei soci Terremerse della filiera cerealicola. All’ordine del giorno: prezzi e tempi di liquidazione per il frumento tenero, duro e per l’orzo della campagna 2011/12; impostazione della campagna 2012/2013 dei cereali a paglia; situazione di mercato dei principali cereali.

Di seguito il programma delle assemblee territoriali: Venerdì 8 Giugno, Comacchio Stabilimento Terremerse Loc. Cippo Folegatti, 1 San Giovanni di Ostellato; Lunedì 11, Ostellato Casa del Popolo; Martedì 12, Filo Casa del Popolo; Giovedì 14, Santerno Circolo PRI; Venerdì 15, San Romualdo Sala Coop. Bonifica Lamone (via Carlina 2/A); Lunedì 18, San Pietro in Vincoli Sala Circoscrizione Comunale. Tutte le assemblee avranno inizio alle ore 20.30.

giovedì 24 maggio 2012

Successo per la giornata cereali di Terremerse


Nonostante l’inclemenza del tempo, sono stati più di 200 i partecipanti alla giornata “Cereali Autunno-Vernini: attività di sperimentazione e novità tecniche” organizzata da Terremerse il 23 maggio nel proprio campo sperimentale, sito all’Azienda Fabri Guarini Dr. Cosimo di Camerlona (RA).
I numerosi imprenditori agricoli, tecnici e fornitori presenti all’appuntamento hanno seguito con attenzione il programma di visita predisposto dalla Ricerca e Sviluppo di Terremerse.
Nuove tecniche di concimazione e di difesa contro le malattie fungine, prove sperimentali di confronto varietale di grano duro e tenero sono stati gli argomenti trattati in maniera precisa ed esauriente da Gianfranco Pradolesi, Denis Bartolini, Valerio Bucci, Giovanni Candolo, Gianfranco Donati.

CerealPlus Tour 2012 con Syngenta e Terremerse


In collaborazione con Syngenta, Terremerse organizza la tappa di Ravenna del loro “CerealPlus Tour 2012”, in programma il 28 maggio a Camerlona (Campo sperimentale – Azienda Fabri Guarini Dr. Cosimo, via Sant’Egidio).
La giornata sarà articolata in due momenti. La mattinata sarà rivolta agli alunni dell’Istituto Agrario Persolino di Faenza, classi quarte e quinte. Il pomeriggio, invece, a partire dalle ore 15, è aperto ai cerealicoltori della provincia. Tutti i soci di Terremerse sono quindi invitati a partecipare.
Accompagnati da esperti agronomi sarà possibile vedere direttamente in campo tutti i vantaggi dei Programmi di Coltivazione CerealPlus, prendere contatto diretto con i responsabili Syngenta di zona e mettere a punto assieme a loro il proprio programma lavori al fine di conseguire l’obiettivo di produrre qualità in quantità.

giovedì 15 marzo 2012

Cereali: riflessioni sull’andamento del mercato

«I dati dell’ultimo rapporto Fao indicano che la produzione mondiale dei cereali raggiungerà in questa stagione commerciale i 2.310 Mt, con un aumento di 68 Mt, pari al più 3% rispetto a quella del 2010-2011. Per la stessa campagna si stimano consumi per 2.302 Mt, in leggero aumento, 1,3% rispetto al 2010-2011. Al termine della campagna di commercializzazione le riserve cerealicole mondiali si prevedono di 494 Mt (in aumento di 7 Mt in più del loro livello iniziale)».
A mettere in evidenza questi dati significativi è Augusto Verlcchi, Direttore del settore Cerealproteici di Terremerse, che prosegue: «Nonostante l’aumento delle produzioni cerealicole a cui comunque non corrispondono altrettanti utilizzi, i mercati terranno i prezzi dei principali cereali interessanti, sempre connotati però da tensione e in fortissima volatilità, questo grazie anche alle recenti situazioni metereologiche venutesi a creare (caldo e siccità in sud America che gli analisti del settore considerano aver causato ingenti perdite di rese a ettaro, sia sul mais sia per la soia)».
Già al termine della raccolta dei cereali nell’Unione Europea, nel periodo che va da settembre a metà dicembre 2011, si è assistito a una diminuzione brusca delle quotazioni internazionali e nazionali di tutti i cereali, unica eccezione il riso.
La causa principale è da imputarsi alle massicce esportazioni provenienti dalle regioni del Mar Nero, basti pensare che le importazioni di cereali in Italia sono in questo periodo fortemente aumentate, registrando picchi di merce in arrivo sui nostri porti mai visti prima.
«Un aumento delle nostre importazioni le avevamo già osservate nel 2011, quando in Italia nei primi 8 mesi dell'anno sono stati registrati incrementi dell’ordine del 9% - spiega Verlicchi -. In particolare gli aumenti hanno riguardato il mais, il grano tenero e l’orzo. Attualmente la situazione dei prezzi sul mercato internazionale e nazionale dei cereali è migliorata rispetto a qualche mese fa. Questo fa ben sperare per la chiusura della campagna di commercializzazione in corso, anche se occorre dire che la componente speculativa ha un forte peso e influenza più che in altri anni le normali quotazioni dei cereali».
Guardando alla prossima campagna di commercializzazione, le prime indicazione sulle semine di cereali autunno vernini e le stime sul mais indicano che complessivamente nella UE a 27 Paesi le superfici investite a frumento tenero e duro, orzo, mais, avena e altri cereali aumenteranno dell’1% passando da 55,6 Ml. di ettari a 56,3 Ml. di ettari, con rese stimate che porteranno a una produzione complessiva di 290 Ml di ton. (+ 2% rispetto al 2011-2012). Particolarmente significativa sarà la produzione di frumento tenero che, salvo eventi climatici sfavorevoli, supererà i 133 Ml/tn (+3% rispetto al 2011-12 quando la produzione si è fermata a 129 Ml/tn.). In aumento anche la superficie e la produzione di frumento duro.
Per il mais si stima una superficie che dovrebbe rimanere stazionaria ma con una produzione inferiore (-4%) dovuta alla previsione di una minore resa unitaria rispetto al 2011. Va ricordato che nel 2011 la resa media in UE a 27 Paesi è stata molto alta superando le 7,3 ton/ha; storicamente la resa si è sempre assestata attorno a 6,8-6,9 ton/ha.
«Per quanto riguarda il nostro Paese – conclude Verlicchi – i dati relativi ai cereali autunno-vernini ci indicano un aumento delle superfici investite a frumento tenero del 15% (600.000 ettari circa) e un aumento del frumento duro di 100.000 ettari circa riportando la superficie investita a oltre 1.250.000 ettari (+11% circa).Queste superfici in aumento non ci dispensano comunque dalle massicce importazioni sia di frumento tenero sia di duro che il nostro Paese è costretto da sempre a fare per soddisfare la domanda interna».

lunedì 5 marzo 2012

A Bagnacavallo un incontro sulla nuova Pac

Martedì 6 marzo alle ore 17 a Bagnacavallo (sala convegni, Via Cà del Vento 21) Terremerse organizza  un incontro di approfondimento dal titolo: “Le imprese agricole davanti alla Pac post 2013”, con l’obiettivo di avviare un confronto tra i diversi soggetti protagonisti del nostro sistema agroalimentare.
Interverranno: Marco Casalini, Presidente di Terremerse, Angelo Frascarelli (nella foto) , Professore di Economia Agroalimentare alla Facoltà di Agraria dell’Università di Perugia, Tiberio Rabboni, Assessore alle Politiche Agricole della Regione Emilia-Romagna. Coordina l’incontro il giornalista Lorenzo Frassoldati.

I contenuti di questa riforma sono molteplici, estremamente complessi e meritano tutti un’approfondita conoscenza, analisi e valutazione dei possibili impatti sulla nostra agricoltura in termini organizzativi, economici e sociali.

martedì 28 febbraio 2012

Oltre 100 soci all’incontro di Filo sulla Pac


In un’affollata sala convegni della “Tenuta Garusola” di Filo d’Argento si è svolto il 27 febbraio l’incontro di approfondimento organizzato da Terremerse per discutere della situazione delle imprese agricole davanti alla Pac post 2013.
Alla presenza di oltre cento persone in rappresentanza di altrettante aziende socie della Cooperativa, si sono susseguiti gli apprezzati interventi di Gilberto Minguzzi, Amministratore Delegato di Terremerse, e Angelo Frascarelli, Professore di Economia Agroalimentare alla Facoltà di Agraria dell’Università di Perugina che ha spiegato in maniera precisa e puntuale la situazione attuale della discussione sulla Pac e i molteplici contenuti della riforma. Hanno portato i loro saluti Andrea Baldini, Vice Sindaco di Argenta, e Stefano Calderoni, Assessore alle Politiche Agricole della Provincia di Ferrara al quale sono state affidate le conclusioni dell’incontro.

Terremerse ha in programma anche un secondo appuntamento sulla Pac, previsto per  martedì 6 marzo alle ore 17 a Bagnacavallo (sala convegni Terremerse, Via Cà del Vento 21).

venerdì 24 febbraio 2012

Nuova Pac: se ne parla a Filo d’Argenta

Con l’obiettivo di avviare un confronto tra i diversi soggetti protagonisti del nostro sistema agroalimentare, la Cooperativa Terremerse organizza un incontro di approfondimento dal titolo: “Le imprese agricole davanti alla Pac post 2013”.

L’appuntamento è fissato per lunedì 27 febbraio alle ore 17 a Filo d’Argenta (sala riunioni del Centro Aziendale “Tenuta Garusola”, Via Garusola 3. Interverranno all’incontro: Andrea Baldini, Vice Sindaco di Argenta, Gilberto Minguzzi, Amministratore Delegato di Terremerse, Angelo Frascarelli, Professore di Economia Agroalimentare alla Facoltà di Agraria dell’Università di Perugia, Stefano Calderoni, Assessore alle Politiche Agricole della Provincia di Ferrara.

Il 12 Ottobre 2011, la Commissione Europea ha presentato le proposte di Regolamenti relativi alla riforma della Politica Agricola Comune nel periodo 2014-2020. Questi documenti sono molto importanti perché definiscono quanto la Commissione europea aveva già preannunciato nel 2010 sul futuro della PAC con la pubblicazione del documento “Europa 2020: una strategia per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” e con le successive Comunicazioni sul futuro delle politiche comunitarie e sul bilancio 2014-2020. Di fatto, con la pubblicazione delle proposte legislative costituite da ben sette Regolamenti, il dibattito è entrato nel vivo, per trovare una sua conclusione agli inizi del 2013 con l’approvazione della nuova PAC e la sua entrata in vigore dal 1° gennaio 2014.

Per informazioni: Segreteria Organizzativa: tel. 0545 68101 segreteria@terremerse.it

Terremerse ha in programma anche un secondo appuntamento sulla Pac, previsto per  martedì 6 marzo alle ore 17 a Bagnacavallo (sala convegni Terremerse, Via Cà del Vento 21).

giovedì 2 febbraio 2012

Cerealproteici: confermate le certificazioni

Anche quest’anno sono state confermate, dopo le verifiche pianificate annualmente di Audit da parte degli enti esterni, le certificazioni dei sistemi di qualità, di rintracciabilità e di prodotto del settore cerealproteico di Terremerse.

Certificazione del Sistema gestione per la Qualità.
Fin dal 2002 il settore dei cereali di Terremerse ha iniziato un percorso per raggiungere la certificazione del proprio sistema Qualità per i principali centri di raccolta, essiccazione,
stoccaggio e riconsegna.
La prima certificazione raggiunta è stata quella secondo la norma UNI EN ISO 9001:2000, seguita dalla 9001:2008 dei Centri di Filo di Argenta, San Giovanni di Ostellato e Ravenna.
«Per quanto riguarda questa certificazione – spiega Gianni Baccarini, Responsabile Qualità settore cereali di Terremerse - da tempo nel mondo le aziende devono conformarsi a standard di Qualità per essere valutate dal mercato come attività economiche di alto livello. La fiducia del cliente viene costruita non su dichiarazioni autonome ma da un “certificato” che attesta da parte di un ente terzo la conformità
di Terremerse ai requisiti previsti dalla norma. La “qualità” si riferisce al sistema di gestione dei centri di Terremerse e alle attività legate ai cereali che vi vengono svolte.
Implementare pratiche di qualità certificata può rappresentare un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza, anche grazie al fatto di essere in grado di rispondere alle
mutevoli esigenze di un mercato sempre più globale».
La certificazione di Terremerse secondo la norma ISO 9001 - Settore agroalimentare costituisce una prova dell’impegno dell’azienda verso la qualità e può diventare un punto di riferimento per misurare il miglioramento continuo, come previsto dai sistemi Qualità. Questa certificazione è stata rinnovata nel mese di novembre 2011.

Certificazioni della Rintracciabilità.
La rintracciabilità dei principali cereali trattati da Terremerse è garantita dalla certificazione dei sistemi di rintracciabilità, fin dal 2003, di frumento tenero e duro e orzo, e dal 2005 del mais.
«La certificazione per chi, come Terremerse, opera a livelli elevati nell’ambito delle filiere agroalimentare e dei mangimi – sottolinea Baccarini - è utile per valorizzare le caratteristiche del prodotto, come l’origine, il conferimento da parte di soci produttori, la conformità delle caratteristiche igienico-sanitarie al fine di soddisfare le richieste e le aspettative dei clienti in modo efficace».
La norma internazionale di riferimento è la UNI EN ISO 22005, finalizzata alla certificazione di sistemi di rintracciabilità relativi ad alimenti e a mangimi, in base alla quale
Terremerse si sottopone annualmente a verifiche per il mantenimento.
La certificazione della rintracciabilità del mais attesta anche la conformità al protocollo d’intesa sottoscritto con la Regione Emilia-Romagna: “Linee guida per un piano di autocontrollo aziendale dalla fase di raccolta alla vendita post- stoccaggio del mais ad uso zootecnico”.
La certificazione per la rintracciabilità di frumento tenero e duro e orzo è stata rinnovata nel mese di luglio e quella per la rintracciabilità del mais nel mese di novembre 2011.

Certificazioni di prodotto.
Le certificazioni di prodotto riguardano essenzialmente: le certificazioni di Prodotti biologici secondo il Regolamento CE 834/2007 e la certificazione di frumento con il marchio “Qualità Controllata” della Regione Emilia-Romagna.
Terremerse ha investito nelle produzioni biologiche fin dall’inizio ed è infatti fra i soci fondatori di CCPB (Consorzio Controllo Prodotti Biologici). Da allora, nei propri centri di San Giovanni di Ostellato, Massafiscaglia, Filo di Argenta e Sant’Alberto ha ottenuto e mantenuto la certificazione dei prodotti biologici, prima secondo il Regolamento CEE 2092/91 e attualmente secondo il Regolamento CE 834/2007. I prodotti ritirati, conservati e commercializzati sono: frumento tenero, frumento duro, mais, girasole, soia, sorgo, orzo, piselli e riso. Tutte le verifiche effettuate a oggi hanno avuto esito positivo.
Da alcuni anni Terremerse ritira, presso il Centro di Sant’Alberto, alcune produzioni di frumento tenero e duro, prodotti secondo il Disciplinare di Produzione Integrata della Regione Emilia-Romagna per il marchio “Qualità Controllata”.
Questo marchio disciplina tutto il processo dalla produzione in campo alla fase di conservazione, trasformazione e vendita. Ogni anno Terremerse comunica i dati relativi alle colture ai centri di stoccaggio e ai quantitativi previsti.
L’ente di certificazione preposto effettua le verifiche ispettive del prodotto in campo e successivamente nel centro di raccolta di stoccaggio.
Terremerse ha ottenuto la certificazione per i raccolti 2010 e ha attualmente in corso quella per la produzione 2011.