martedì 15 novembre 2011

Cibo&Energia: se ne parla in TV

Martedì 15 novembre, ore 21, sull’emittente Nuovarete (canale 110 del digitale terrestre) andrà in onda il nuovo talkshow di Agrilinea dal titolo “Cibo&Energia. Una convivenza possibile?”, condotto da Sauro Angelini. Terremerse partecipa alla trasmissione con l’intervento di Augusto Verlicchi, direttore del settore cerealproteico.
L'indispensabile produzione di energia da fonti rinnovabili non deve compromettere il ruolo principale dell'agricoltura, che è quello della produzione di cibo. Come trovare il giusto equilibrio? Obiettivo del talkshow è quello di provare a dare una risposta su questo tema. 

giovedì 3 novembre 2011

Terremerse, positivo il preconsuntivo semestrale 2011

Il preconsuntivo semestrale al 30 giugno scorso di Terremerse ha fatto registrare un incremento del fatturato pari al 33% rispetto allo stesso arco temporale del 2010. I report mensili di luglio e agosto confermano la positività del trend in atto, accreditando una proiezione sulla conclusione dell’esercizio in corso a quota 150 milioni € di fatturato. Un dato importante è rappresentato dal fatto che il fabbisogno di risorse finanziarie esterne, necessarie a sostenere l’incremento di fatturato, non è aumentato in proporzione del maggiore valore della produzione realizzato.
Spiega Gilberto Minguzzi, Amministratore Delegato di Terremerse: «In sintesi, è aumentata la capacità della Cooperativa di produrre mezzi propri e non è peggiorato il rapporto tra tempi di pagamento e tempi di riscossione dei crediti, come invece ci si sarebbe potuto aspettare dal decadimento generale dello scenario economico e finanziario».

I margini di contribuzione delle attività industriale e commerciale svolta da Terremerse con clienti nel comparto dei cereali, delle agroforniture e della lavorazione delle carni, in parallelo alla normale attività di mutualità con i soci, conducono a una previsione di chiusura in attivo dell’esercizio 2011, al netto dei maggiori costi degli oneri finanziari dovuti all’aumento del costo del denaro, di alcune voci di costo extra-budget e delle perdite prevedibili nel comparto frutta.
In questo ultimo settore i prezzi di mercato non basteranno a coprire i costi di produzione delle aziende agricole, ma neanche i costi fissi sostenuti dalla Cooperativa.

«A novembre vedremo i dati dell’ultimo preconsuntivo dell’annata e verificheremo le conferme o gli scostamenti rispetto alla previsioni accennate – commenta Minguzzi - Si sono comunque create le condizioni per un consolidamento della spinta in avanti che avevamo ipotizzato con l’adozione delle linee strategiche del Piano Triennale. L’emanazione del bando per la presentazione di progetti di Contratti di Sviluppo è un’opportunità da non disperdere e ci stiamo attrezzando per presentarci preparati».

Il comparto dell’ortofrutta presenterà un programma impegnativo di investimenti, volti ad accrescere la produttività e la competitività, attraverso: l’acquisizione di nuovi impianti e tecnologie per le lavorazioni, l’incremento della capacità frigorifera, l’innovazione nel sistema gestionale informatico, ecc. «È questa la prova che Terremerse non intende arretrare nel suo impegno nel comparto, nonostante le difficoltà di mercato incontrate con le pesche e nettarine – sottolinea l’A.D - Mettiamo in conto che il futuro possa riservarci altri problemi da dover affrontare, ma non vogliamo tornare a imbatterci con le stesse criticità che abbiamo dovuto fronteggiare quest’anno. Bisogna tener presente che il consumo sta decretando l’obsolescenza di una componente significativa dell’offerta di pesche e nettarine. Bisogna altresì prendere atto che il drastico calo dei consumi sposta in basso la soglia dei volumi di offerta assorbibili dal mercato. Occorre quindi orientarsi verso una riduzione selettiva e una diversificazione di specie e varietà che incontrino il gusto e l’apprezzamento dei consumatori. E serve poter disporre di frutta i grado di raggiungere mercati nuovi, anche lontani. Con i tempi che corrono non ha senso traguardarsi al ritiro di grandi volumi indifferenziati, con percentuali risicate di prodotto valorizzabile: meglio contenere i volumi, ma fissare gli standard qualitativi al top, così da poter supportare l’acquisizione di relazioni con i migliori canali commerciali».

Nelle carni il successo ottenuto con la ristrutturazione del 2010 consente a Terremerse di essere in condizione di guardare a nuovi e più ampi mercati, tornando ad investire anche in impianti volti allo sviluppo della capacità di lavorazione, dopo anni di stagnazione.

Nei cereali i buoni margini ottenuti, sia nel realizzo delle liquidazioni ai soci, sia nell’attività commerciale sviluppata dalla Cooperativa con i clienti, confermano che la strada intrapresa da Terremerse è quella giusta. «Il posizionamento e il sistema di relazioni che abbiamo costruito ci consentono di cogliere maggiori opportunità sui mercati di sbocco, costituendo un indubbio vantaggio competitivo per i nostri soci – illustra l’A.D. Minguzzi - Coerentemente con questa strategia, avanzano piani d’investimento e relazioni con produttori in nuove regioni d’Italia e all’estero, in particolare in Serbia e in Romania, mentre si delineano più nettamente i contorni dei programmi d’investimento del Consorzio Italiana Stoccaggi, partecipato da Terremerse e da privati».

Nelle agroforniture l’originale modello organizzativo di Terremerse, che ha mantenuto il proprio insediamento nell’area delle piccole imprese, senza alienarsi la possibilità di crescere con le maggiori, ha consentito risultati positivi di sostenibilità di una struttura di servizio fortemente diffusa sul territorio e di convenienza per i soci (soprattutto nel rapporto fra costi ed efficacia dei risultati di produzione ottenuti).

Questo modello organizzativo si dimostra, alla luce dei dati di incremento realizzati, capace di generare nello stesso tempo margini per la Cooperativa,vantaggi per i fornitori e convenienza per i soci. Gli investimenti futuri riguarderanno la realizzazione di nuovi punti vendita nei territori di più recente espansione, oltre alla manutenzione straordinaria di quelli di più antico insediamento e allo sviluppo delle reti all’estero.

«Naturalmente ci sentiremmo assai meno preoccupati se i macroscenari intorno a noi non continuassero a parlare di crisi del debito in diversi paesi dell’Eurozona e di misure di taglio della spesa pubblica – conclude  l’Amministratore Delegato di Terremerse  - Notizie che finiscono inevitabilmente per avvitare la spirale della recessione nei consumi e per accrescere la difficoltà ad accedere al credito per le piccole e medie imprese. I nostri sforzi di cooperatori, oltretutto offesi dal recente aumento della tassazione sugli utili portati a riserva, potrebbero dimostrarsi assai fragili se non si imboccasse presto la strada del sostegno allo sviluppo su scala europea. Comunque sia non lasceremo nulla di intentato per fare fino in fondo la nostra parte».


venerdì 21 ottobre 2011

Nuovo numero della rivista Terremerse

E’ in distribuzione in questi giorni il numero 5 del 2011 della rivista “Terremerse – territori e mercati in rete”. 24 pagine ricche di notizie e informazioni tecnico-pratiche utili per tutti i soci della cooperativa, come si può evincere dal sommario sotto riportato.

Sommario Rivista n. 5 settombre – ottobre 2011
Editoriale, di Gilberto Minguzzi
Positivo preconsuntivo semestrale 2011
Notizie dalla Cooperativa
Programma di raccolta dei contenitori di fitofarmaci vuoti e bonificati
In primavera un corso d’informatica per i soci
Nuovi impianti frutticoli per Terremerse
Pellet: un sistema di riscaldamento sempre più diffuso
Appunti digitali
Sito internet fai da te e completamente gratis
Filiere
Inaugurata a Ravenna la nuova macelleria Terremerse
Nuove certificazioni per il Centro Lavorazione Carni
Contratti di valorizzazione cereali
Attualità
A Rimini la quarta edizione di Cooperambiente
Consigli tecnici
La difesa autunnale alle batteriosi
Orti e giardini
Potatura per dare forma e vigore alle piante

martedì 11 ottobre 2011

Cereali: le varietà proposte da Terremerse

Giorno dopo giorno Terremerse, attraverso il lavoro della Ricerca e Sviluppo e della Rete Tecnica, fornisce agli imprenditori agricoli del settore cerealproteico utili informazioni che possano essere d’aiuto in tutte le fasi del ciclo produttivo, a partire proprio dalla scelta varietale. Le varietà proposte da Terremerse sono quelle che hanno dato i migliori risultati in termini di rese quantitative e qualità del prodotto.
Varietà consigliate

venerdì 30 settembre 2011

Per lo sviluppo delle attività economiche e produttive


Per lo sviluppo delle attività produttive

In un’ottica di servizi evoluti che Terremerse mette a disposizione per i propri soci, ci sono anche quelli legati agli aspetti finanziari.
OPERA, questo il nome del “contenitore” all’interno del quale si strutturano tali servizi, vuole fornire un aiuto concreto al socio nella sua attività quotidiana. Obiettivo: rendere più sostenibile, finanziariamente e socialmente, l’attività dell’impresa agricola dell’oggi e del domani.
Anticipo su conferimento, conto corrente di campagna, finanziamento a breve e a medio-lungo termine in cui una parte o la totalità degli interessi sono a carico della Cooperativa, sono alcuni dei servizi proposti da Terremerse per lo sviluppo delle attività economiche e produttive dell’imprenditore agricolo.
Questo è possibile grazie agli accordi che Terremerse ha saputo instaurare con i principali istituti bancari presenti sul territorio e con la collaborazione di Agrifidi-Uno Emilia Romagna.
A questi si sono recentemente aggiunti anche Agrifidi Ferrara e Banca Popolare di Lodi, a testimonianza della validità del progetto e dell’attenzione che ha saputo suscitare negli imprenditori agricoli, da una parte, e negli istituti di credito, dall’altra.

giovedì 15 settembre 2011

I Silo bags di Terremerse su YouTube


Per essere competitivi sul mercato un fattore importante è la capacità di stoccaggio dei cereali. Terremerse, oltre al tradizionale stoccaggio in silos in acciaio, è stata fra le prime, e ancora è fra le poche in Italia, a utilizzare lo stoccaggio in silo bags. Si tratta di un tecnica innovativa per la conservazione dei cereali. I silos sono realizzati in polietilene e si sviluppano in orizzontale, adagiati sul suolo.

Clicca qui per vedere il video pubblicato dalla rivista L’Informatore Agrario su YouTube

giovedì 8 settembre 2011

Il nuovo Speciale Cereali di Terremerse è già on line

Lo “Speciale Cereali autunno-vernini” è una sintesi del grande impegno che giorno dopo giorno Terremerse, attraverso il lavoro della Ricerca e Sviluppo e della Rete Tecnica, fornisce agli imprenditori agricoli del settore. La pubblicazione, infatti, contiene informazioni che possano essere d’aiuto in tutte le fasi del ciclo produttivo, dalla programmazione delle semine alle tecniche di coltivazione per ottenere le più alte rese e le migliori qualità. Oltre alla fase produttiva (lavorazione del terreno e semina, concimazione, diserbo, controllo delle avversità animali e fungine), lo Speciale fornisce anche quelle indicazioni di carattere commerciale che permettono di assicurare alla coltura la migliore redditività. L’impegno di Terremerse nel settore cerealicolo, e questo Speciale ne rappresenta una testimonianza concreta, è dunque finalizzato alla divulgazione delle linee guida agronomiche che sono alla base della nostra cerealicoltura e che consentono di mettere poi in atto le azioni strategiche della Cooperativa.
Lo “Speciale Cereali 2011” è in stampa proprio in questi giorni, mentre è già scaricabile e consultabile dal sito terremerse.it.

mercoledì 31 agosto 2011

Valutazioni cereali a paglia campagna 2011


Le operazioni di raccolta dei cereali a paglia si sono da poco concluse e si possono già trarre alcune prime considerazioni.
Le superfici investite nel 2010 per i cereali a paglia sono state inferiori all'anno precedente (i dati nazionali fonte Agrit -15% frumento tenero, - 11,7% frumento duro).
«Sulla produzione di frumento tenero e duro il principale fattore che ha influito sulle rese finali è stato l’epoca di semina: frumenti seminati precocemente hanno fornito in generale buone produzioni, mentre quelli seminati tardivamente (dicembre) non hanno raggiunto rese elevatissime», spiega Augusto Verlicchi, Direttore Cerealproteici Terremerse L’andamento stagionale primaverile è stato caratterizzato da temperature miti, con scarse precipitazioni, ma intervallate che hanno agito positivamente favorendo il riempimento
delle cariossidi. Le precipitazioni accompagnate dalle giuste concimazioni, nel caso dei frumenti seminati in autunno, hanno favorito gli elevati pesi specifici della granella, costituendo la base per raggiungere buone rese unitarie.
Nei frumenti a semina tardiva con minor grado di accestimento, e quindi con meno piante per metro quadrato, sono stati ottenuti livelli produttivi appena sufficienti.
«La buona tecnica agronomica influisce sensibilmente sui risultati finali: infatti concimazioni scarse ed eseguite in tempi non appropriati, hanno penalizzato le rese produttive; coltivazioni seminate su terreni non correttamente preparati o che hanno
presentato ristagni idrici durante la coltivazione, hanno evidenziato morie o mancati accestimenti delle piante, fornendo rese ben al di sotto della norma», spiega Verlicchi.
Per quanto riguarda l’aspetto sanitario, le precipitazioni di fine inverno avevano favorito l’insorgenza di Septoriosi nelle foglie basali delle piante di frumento tenero e duro. I trattamenti fungicidi abbinati al diserbo o eseguiti prima dell’emissione della foglia a bandiera, congiuntamente con l’andamento stagionale primaverile non favorevole alle malattie fungine, hanno controllato bene questa avversità. Le ridotte precipitazioni in maggio insieme ai trattamenti fungicidi eseguiti puntualmente alla spigatura non hanno
favorito la Fusariosi della spiga.
«La particolarità dell’annata è senza dubbio la forte disomogeneità delle produzioni dei cereali nei diversi areali produttivi, anche se la qualità della granella è risultata mediamente buona sia sotto il profilo sanitario sia sotto quello merceologico – illustra il Direttore Cerealproteici Terremerse - Anche se non in modo definitivo, è già possibile valutare i risultati specifici di alcune varietà di frumento tenero e duro. A livello qualitativo, vanno segnalati gli elevatissimi pesi specifici rilevati su Blasco e Mieti, portando in diversi casi a ottenere una media che a seconda degli areali produttivi oscilla tra l’ 83 e l’84% con un tenore proteico attestato su valori medi tra il 13 e il 14%. Per quanto riguarda il grano duro, nonostante le premesse deludenti derivanti da semine precarie avvenute in condizioni gronomiche talvolta impossibili e tardive, va segnalato che mediamente la produzione ottenuta è stata di buona qualità organolettica e igienico sanitaria, fornendo
validi risultati anche in termini quantitativi. Anche per questa coltura sono stati rilevati elevati pesi specifici che in diversi casi hanno portato a una media di oltre 82%, con un contenuto proteico medio che si attesta oltre il 13%».
Le buone produzioni unitarie non hanno però compensato le ridotte superfici destinate quest’anno al grano duro (da una prima analisi dei dati Istat del 2011 in Emilia Romagna
vi è una diminuzione rispetto al 2010 di oltre 18.500 ettari) per cui sono inferiori i quantitativi stoccati.
In ogni caso, nonostante la campagna appena conclusasi si possa definire mediamente buona, i quantitativi ritirati per effetto delle minori superfici investite e delle rese unitarie
altalenanti non saranno superiori a quelli, peraltro deludenti, dello scorso anno.

Dal punto di vista commerciale, gli aumenti di produzione stimati sui raccolti tutt’ora in corso in Cina, Russia e UE, e il ritorno dell'India sul mercato dell'export internazionale, contribuiscono purtroppo all’indebolimento dei prezzi del grano tenero.
Oggi, in particolare, il mercato è in fase di stallo in quanto si attende la conclusione delle trebbiature nei paesi grandi produttori di cereali.
In Italia, il raccolto dei cereali a paglia è terminato in tutte le aree.
La produzione di frumento tenero, nonostante le buone rese, è stata inferiore rispetto al 2010; mentre risultano mediamente buone le caratteristiche merceologiche.
«Relativamente ai prezzi del mercato, possiamo affermare che le quotazioni attuali, legate alle buone rese unitarie, assicurano una redditività della coltura in particolare per il frumento duro – conclude Augusto Verlicchi - Ad oggi, i raccolti di frumento tenero, seppur non ancora terminati in molte regioni d’Europa, non presuppongono la forte riduzione quantitativa dello scorso anno, ma le ultime precipitazioni avvenute sui raccolti del Nord Europa potrebbero determinare delle differenziazioni a livello qualitativo. Sui mercati europei e internazionali una delle maggiori incognite sarà le quantità di prodotto che i Paesi dell’Est immetteranno sui mercati di sbocco, in quanto dopo il blocco dell’export dello scorso anno sono ritornati pesantemente e a prezzi molto competitivi».

martedì 23 agosto 2011

Informativa della Regione Emilia-Romagna per i conferenti Mais

Anche quest’anno, con l’approssimarsi della raccolta del mais, l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna ha predisposto un Protocollo d’intesa contenente le “Linee guida per un piano di autocontrollo aziendale dalla fase di raccolta alla vendita post-stoccaggio del mais a uso zootecnico”. Come gli altri anni la Cooperativa Terremerse, unitamente alle altre Organizzazioni che compongono la O.P. Cereali Emilia-Romagna, ha sottoscritto il Protocollo impegnandosi a rispettare e a far rispettare dagli agricoltori conferenti, per quanto di loro competenza, il contenuto delle linee guida.

Le linee guida identificano le fasi o le procedure cui devono essere applicati i controlli per prevenire, eliminare o ridurre a livelli accettabili il rischio per la sicurezza igienico-sanitaria del mais. Fra queste la raccolta risulta essere una delle fasi ove è possibile intervenire per il controllo delle micotossine.
Raccogliendo la granella con umidità non inferiore al 22%, come peraltro evidenziato dalle esperienze e dai risultati della ricerca e sperimentazione degli ultimi anni, si ha una sensibile riduzione del rischio Aflatossina; mentre valori di umidità inferiori al 20% sono considerati a elevato rischio, in quanto possono favorire l’accumulo delle aflatossine, soprattutto in annate con andamento stagionale caldo e asciutto.
È quindi obbligo di Terremerse separare e stoccare a parte le partite di mais raccolte e applicare opportune azioni di monitoraggio sui lotti di prodotto definiti e identificati.
Anche la trebbiatura rappresenta uno dei punti critici: riveste quindi grande importanza la consegna di partite di granella al giusto grado di umidità e trebbiate con macchinari di raccolta idonei a prevenire il fenomeno della rottura delle cariossidi. Si raccomanda pertanto di concordare i tempi di raccolta e di trasporto con i Centri di raccolta, in modo da permettere l’essiccazione nel più breve tempo possibile, come previsto dalle linee guida relativamente ai Centri di stoccaggio.

venerdì 19 agosto 2011

Assemblea di liquidazione per mais, sorgo e soia

Martedì 23 agosto, alle ore 20.30 alla sala della Casa del Popolo di Longastrino (piazza del Popolo 2/a) si svolgerà l’assemblea di Terremerse per la liquidazione di mais, sorgo e soia campagna 2010-2011.
All’ordine del giorno: i prezzi e i tempi di liquidazione; l’impostazione della campagna 2011-2012 di mais, sorgo, girasole e riso; la situazione di mercato dei principali cereali.

martedì 9 agosto 2011

Assicurazioni vantaggiose per i soci Terremerse

Assicoop Ravenna e Terremerse hanno stipulato una convenzione assicurativa per i soci della Cooperativa e per i loro familiari conviventi, che potranno usufruire di agevolazioni e condizioni vantaggiose rispetto a quelle normalmente praticate, oltre a una consulenza qualificata.
Per aver diritto all’applicazione delle condizioni previste dalla convenzione occorre che i soci presentino copia di documento che attesti il rapporto sociale con la Cooperativa (o autocertificazione), mentre per identificare i familiari conviventi si farà riferimento alla stato di famiglia (o autocertificazione).
Ampia la scelta di polizze che i soci di Terremerse avranno la possibilità di sottoscrivere: dall’R.c. Auto per automezzi aziendali adibiti al trasporto di cose (con sconti dal 20 al 50%) all’R.c. Auto per autovetture a uso privato, promiscuo, ciclomotori e motocicli con tariffe dedicate; dalla polizza “Agrinova” per incendio, furto, responsabilità civile, danni ai macchinari, infortuni, assistenza (con sconti a partire dal 15%) alla polizza grandine, compreso i rischi vento e gelo.
I destinatari della convenzione potranno rivolgersi, oltre che in tutti i punti vendita di Assicoop in provincia di Ravenna, anche in quelli delle province di Forlì - Cesena, Ferrara e comprensorio imolese.