martedì 4 luglio 2017

Certificazione GMP+ per il sorgo di Terremerse



Terremerse è da qualche anno, attraverso l'O.P. Cereali, certificata GMP+ per il sorgo.
Il sorgo è una pianta resistente, con un’ampia adattabilità e raramente presenta problemi di micotossine. Questa coltura si pone quindi come una valida alternativa al mais, favorita soprattutto dal relativamente minor costo di produzione derivato dalla sua rusticità.
Si consiglia generalmente una preparazione anticipata del letto di semina, che si può prevedere da metà aprile, attraverso la quale, nella successiva semina, sarà possibile operare con un terreno dotato di una buona umidità sottosuperficiale e assicurare una pronta germinazione del seme.


La scelta varietale nei nostri areali di coltivazione si colloca abitualmente sulle varietà a ciclo precoce e medio precoce (da 90 a 110 giorni), riguardo alle quali le principali ditte sementiere offrono un ampio panorama varietale.
Attualmente, in particolare per le varietà a granella bianca, si sta riscontrando una buona richiesta per l’alimentazione avicola.

L’aumento di richiesta da parte  dei più importanti mangimifici ha indotto Terremerse a richiedere questo tipo di certificazione.

Dal 2014 siamo certificati secondo lo schema GMP+ relativamente al commercio, raccolta, conservazione e trasferimenti per il sorgo. Questa certificazione internazionale dà al cliente la massima garanzia in termini di sicurezza alimentare e di qualità della produzione e richiede l’adeguamento ai requisiti richiesti dal Regolamento CE 183/2005 (HACCP), al quale tutti i Centri di ricevimento, essicazione, stoccaggio e consegna di Terremerse si sono da tempo adeguati, e alla norma per la Qualità UNI EN ISO 9001:2015, per la quale sono già certificati i centri di San Giovanni di Ostellato, Filo, Sant’Alberto, Ravenna e Massafiscaglia.

Terremerse ha ottenuto la certificazione dopo aver superato positivamente l’Audit di certificazione in base allo schema olandese GMP+ B3 Commercio, stoccaggio e trasferimenti di sorgo per i propri centri di San Giovanni di Ostellato, Massafiscaglia e Ravenna con l’Organismo di controllo DNV (Det Norske Veritas) e al suo successivo mantenimento nel 2015 e 2016.

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