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mercoledì 1 agosto 2012

Terremerse al talk show “Grano Italia”


Terremerse partecipa al talk show di Agrilinea, realizzato in collaborazione con ISA-Italiana Stoccaggi Agricoli, dal titolo “GRANO ITALIA. Linee guida dal campo alla trasformazione e opportunità di mercato”. L’appuntamento è in programma martedì 7 agosto alle ore 21 al Molino Boschi  di Villanova di Ravenna (via Villanova, 58).

In base all’andamento dei mercati degli ultimi anni, il talk show cercherà di suggerire agli agricoltori indicazioni sulla programmazione cerealicola fornendo sicurezza all’industria di trasformazione. Tra gli argomenti affrontati: il mercato dei cereali, il monitoraggio delle produzioni nazionali, la riforma della Pac e le politiche di settore, i percorsi per l’innovazione varietale nella granicoltura nazionale e opportunità di collaborazione tra pubblico e privato.

All’incontro, condotto da Sauro Angelini, parteciperanno esponenti della filiera cerealicola, tra cui ricercatori, rappresentanti dell’industria molitoria, stoccatori, agricoltori.

Il talk show è sponsorizzato da ISA (società nata da un progetto comune fra Molino Boschi, Molino Spadoni e Terremerse, per offrire nuove e innovative modalità di conferimento e di stoccaggio in moderni silo bags), Conase-Consorzio Nazionale Sementi, New Holland, Syngenta Crop Protection, Cooperativa Agricola Villanova, Terratech e vede la collaborazione scientifica del CRA-Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura.

La serata sarà trasmessa in diretta televisiva su NuovaRete (canale 110 del digitale terrestre dell'Emilia Romagna) e in streaming online su www.agrilinea.tv  e in seguito pubblicata sul circuito satellitare di Agrilinea: Decoder Sky-Canale 835 e Decoder TivuSat-Canale 36 (tutti i giorni, ore 12.30 e 18.30).

giovedì 2 febbraio 2012

Cerealproteici: confermate le certificazioni

Anche quest’anno sono state confermate, dopo le verifiche pianificate annualmente di Audit da parte degli enti esterni, le certificazioni dei sistemi di qualità, di rintracciabilità e di prodotto del settore cerealproteico di Terremerse.

Certificazione del Sistema gestione per la Qualità.
Fin dal 2002 il settore dei cereali di Terremerse ha iniziato un percorso per raggiungere la certificazione del proprio sistema Qualità per i principali centri di raccolta, essiccazione,
stoccaggio e riconsegna.
La prima certificazione raggiunta è stata quella secondo la norma UNI EN ISO 9001:2000, seguita dalla 9001:2008 dei Centri di Filo di Argenta, San Giovanni di Ostellato e Ravenna.
«Per quanto riguarda questa certificazione – spiega Gianni Baccarini, Responsabile Qualità settore cereali di Terremerse - da tempo nel mondo le aziende devono conformarsi a standard di Qualità per essere valutate dal mercato come attività economiche di alto livello. La fiducia del cliente viene costruita non su dichiarazioni autonome ma da un “certificato” che attesta da parte di un ente terzo la conformità
di Terremerse ai requisiti previsti dalla norma. La “qualità” si riferisce al sistema di gestione dei centri di Terremerse e alle attività legate ai cereali che vi vengono svolte.
Implementare pratiche di qualità certificata può rappresentare un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza, anche grazie al fatto di essere in grado di rispondere alle
mutevoli esigenze di un mercato sempre più globale».
La certificazione di Terremerse secondo la norma ISO 9001 - Settore agroalimentare costituisce una prova dell’impegno dell’azienda verso la qualità e può diventare un punto di riferimento per misurare il miglioramento continuo, come previsto dai sistemi Qualità. Questa certificazione è stata rinnovata nel mese di novembre 2011.

Certificazioni della Rintracciabilità.
La rintracciabilità dei principali cereali trattati da Terremerse è garantita dalla certificazione dei sistemi di rintracciabilità, fin dal 2003, di frumento tenero e duro e orzo, e dal 2005 del mais.
«La certificazione per chi, come Terremerse, opera a livelli elevati nell’ambito delle filiere agroalimentare e dei mangimi – sottolinea Baccarini - è utile per valorizzare le caratteristiche del prodotto, come l’origine, il conferimento da parte di soci produttori, la conformità delle caratteristiche igienico-sanitarie al fine di soddisfare le richieste e le aspettative dei clienti in modo efficace».
La norma internazionale di riferimento è la UNI EN ISO 22005, finalizzata alla certificazione di sistemi di rintracciabilità relativi ad alimenti e a mangimi, in base alla quale
Terremerse si sottopone annualmente a verifiche per il mantenimento.
La certificazione della rintracciabilità del mais attesta anche la conformità al protocollo d’intesa sottoscritto con la Regione Emilia-Romagna: “Linee guida per un piano di autocontrollo aziendale dalla fase di raccolta alla vendita post- stoccaggio del mais ad uso zootecnico”.
La certificazione per la rintracciabilità di frumento tenero e duro e orzo è stata rinnovata nel mese di luglio e quella per la rintracciabilità del mais nel mese di novembre 2011.

Certificazioni di prodotto.
Le certificazioni di prodotto riguardano essenzialmente: le certificazioni di Prodotti biologici secondo il Regolamento CE 834/2007 e la certificazione di frumento con il marchio “Qualità Controllata” della Regione Emilia-Romagna.
Terremerse ha investito nelle produzioni biologiche fin dall’inizio ed è infatti fra i soci fondatori di CCPB (Consorzio Controllo Prodotti Biologici). Da allora, nei propri centri di San Giovanni di Ostellato, Massafiscaglia, Filo di Argenta e Sant’Alberto ha ottenuto e mantenuto la certificazione dei prodotti biologici, prima secondo il Regolamento CEE 2092/91 e attualmente secondo il Regolamento CE 834/2007. I prodotti ritirati, conservati e commercializzati sono: frumento tenero, frumento duro, mais, girasole, soia, sorgo, orzo, piselli e riso. Tutte le verifiche effettuate a oggi hanno avuto esito positivo.
Da alcuni anni Terremerse ritira, presso il Centro di Sant’Alberto, alcune produzioni di frumento tenero e duro, prodotti secondo il Disciplinare di Produzione Integrata della Regione Emilia-Romagna per il marchio “Qualità Controllata”.
Questo marchio disciplina tutto il processo dalla produzione in campo alla fase di conservazione, trasformazione e vendita. Ogni anno Terremerse comunica i dati relativi alle colture ai centri di stoccaggio e ai quantitativi previsti.
L’ente di certificazione preposto effettua le verifiche ispettive del prodotto in campo e successivamente nel centro di raccolta di stoccaggio.
Terremerse ha ottenuto la certificazione per i raccolti 2010 e ha attualmente in corso quella per la produzione 2011.

giovedì 15 settembre 2011

I Silo bags di Terremerse su YouTube


Per essere competitivi sul mercato un fattore importante è la capacità di stoccaggio dei cereali. Terremerse, oltre al tradizionale stoccaggio in silos in acciaio, è stata fra le prime, e ancora è fra le poche in Italia, a utilizzare lo stoccaggio in silo bags. Si tratta di un tecnica innovativa per la conservazione dei cereali. I silos sono realizzati in polietilene e si sviluppano in orizzontale, adagiati sul suolo.

Clicca qui per vedere il video pubblicato dalla rivista L’Informatore Agrario su YouTube

martedì 23 agosto 2011

Informativa della Regione Emilia-Romagna per i conferenti Mais

Anche quest’anno, con l’approssimarsi della raccolta del mais, l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna ha predisposto un Protocollo d’intesa contenente le “Linee guida per un piano di autocontrollo aziendale dalla fase di raccolta alla vendita post-stoccaggio del mais a uso zootecnico”. Come gli altri anni la Cooperativa Terremerse, unitamente alle altre Organizzazioni che compongono la O.P. Cereali Emilia-Romagna, ha sottoscritto il Protocollo impegnandosi a rispettare e a far rispettare dagli agricoltori conferenti, per quanto di loro competenza, il contenuto delle linee guida.

Le linee guida identificano le fasi o le procedure cui devono essere applicati i controlli per prevenire, eliminare o ridurre a livelli accettabili il rischio per la sicurezza igienico-sanitaria del mais. Fra queste la raccolta risulta essere una delle fasi ove è possibile intervenire per il controllo delle micotossine.
Raccogliendo la granella con umidità non inferiore al 22%, come peraltro evidenziato dalle esperienze e dai risultati della ricerca e sperimentazione degli ultimi anni, si ha una sensibile riduzione del rischio Aflatossina; mentre valori di umidità inferiori al 20% sono considerati a elevato rischio, in quanto possono favorire l’accumulo delle aflatossine, soprattutto in annate con andamento stagionale caldo e asciutto.
È quindi obbligo di Terremerse separare e stoccare a parte le partite di mais raccolte e applicare opportune azioni di monitoraggio sui lotti di prodotto definiti e identificati.
Anche la trebbiatura rappresenta uno dei punti critici: riveste quindi grande importanza la consegna di partite di granella al giusto grado di umidità e trebbiate con macchinari di raccolta idonei a prevenire il fenomeno della rottura delle cariossidi. Si raccomanda pertanto di concordare i tempi di raccolta e di trasporto con i Centri di raccolta, in modo da permettere l’essiccazione nel più breve tempo possibile, come previsto dalle linee guida relativamente ai Centri di stoccaggio.